Gli obiettivi “fisheye” sono molto particolari. La prospettiva esagerata, l’estrema profondità di campo e la distorsione che generano possono regalare fotografie molto suggestive. Sicuramente non è un obiettivo per tutti e a lungo andare potrebbe stancare, perdendo molto del suo fascino.
Costruzione
Il Samyang 8mm f3.5 CS II è obiettivo grandangolare che raggiunge un angolo di campo diagonale di 174 gradi su sensore APS-C Canon e i 180 gradi pieni su APS-C Nikon.
La qualità costruttiva di questo obiettivo è davvero molto buona. Costruito prevalentemente in metallo, relega alla plastica solo il grande e ingombrante paraluce. Quest’ultimo, di tipo removibile, è utile soprattutto per proteggere la lente frontale. Per via della sua curvatura e sporgenza potrebbe essere facilmente soggetta a urti e piccole scheggiature. Proprio per la particolare sporgenza della lente frontale, non è possibile montare filtri di alcun tipo.
La messa a fuoco è totalmente manuale e la ghiera di messa a fuoco ha un movimento fluido e preciso. La ghiera del diaframma è a scatti, con aperture da f3.5 a f22.
Nel modello da me utilizzato, cioè con baionetta Canon EF, non è presente alcun contatto elettrico. Quindi niente dati EXIF della foto e potrebbero esserci problemi con l’esposimetro della macchina.
Anche se l’obiettivo è stato progettato esplicitamente per sensori APS-C, può essere utilizzato anche su fotocamere full-frame con paraluce distaccato, diventando però un fisheye di tipo “circolare”.
La costruzione ottica dell’obiettivo è di 10 elementi collocati in 7 gruppi. Il Samyang 8mm Fisheye CS II presenta una lente ibrida asferica e l’ultimo multi-rivestimento antiriflesso (MC) per ridurre al minimo i riflessi e l’effetto ghosting.
Utilizzo
Alla massima apertura, la nitidezza è buona al centro del fotogramma e solo sufficiente ai bordi del fotogramma. Migliora drasticamente, raggiungendo livelli eccezionali, da f5.6 a f11. Tuttavia, anche a queste aperture, rimane morbido ai bordi del fotogramma. Cosa confermata anche dai grafici MTF messi a disposizione da Samyang stessa e riportati di seguito:
A tutta a apertura ho riscontrato forti aberrazioni cromatiche e “purple fringing” nelle situazioni di forte contrasto, migliorando parzialmente a diaframmi più chiusi. Ma sui bordi non aspettatevi grandi cose.
Sulla mia Canon 50D, l’esposimetro non riesce a leggere correttamente la luce sovraesponendo sempre la foto. Probabilmente la macchina non leggendo l’apertura del diaframma, pensa sempre che si scatti a f3.5, infatti nelle mie prova ho visto che a quella apertura l’esposizione era corretta e, più si chiudeva, più la foto veniva sovraesposta.
Proprio per questo motivo preferisco basare la corretta esposizione sull’istogramma subito dopo lo scatto, utilizzando l’esposimetro solo per una misurazione di massima.
Considerazioni
Prima di scrivere questo post, ho avuto modo di utilizzare questo piccolo Samyang per un po’ di tempo e posso dire che è un’ottica divertentissima e facile da usare, caratterizzata da una prospettiva veramente insolita. Non credevo assolutamente che l’avrei usato così tanto.
E’ un fisheye, si deve essere consapevoli della scelta. Una volta aggiunto nel corredo, ci vuole un po’ per imparare a conoscerlo e il rischio di usarlo in maniera “impropria” è alto, come ad esempio foto di interni o di architettura. All’aperto è più semplice e può essere usato senza patemi come ultra-grandangolare mozzafiato, se accuratamente messo in bolla e con orizzonti ben definiti.
E’ totalmente manual focus ma questo è un falso problema. Utilizzandolo in “iperfocale” la reflex diventa una “punta e scatta”. Impostando il fuoco a 1.5 metri (o meno) e chiudendo il diaframma a f8, si ha sempre tutto a fuoco. Anche la mancanza della stabilizzazione non è da considerare un problema: a queste focali non serva a nulla 🙂
Un’ottica diversa e divertente, unito ad un prezzo di vendita molto contenuto, la rendono veramente irrinunciabile!
Galleria fotografica
Le foto che seguono sono state scattate con questo Samyang nel “Sicily-Rome American Cemetery” di Nettuno (RM).